Buona Pasqua a Marchirolo

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Domenica delle Palme 28 marzo 2010





-->E' PASQUA …..........auguri!
Celebriamo la risurrezione del Signore, ma sapendo che noi non siamo ancora risorti; confessiamo la sua vittoria sul male, sul peccato e sulla morte, ma sapendo che la storia continua ad essere segnata dal male, dal peccato e dalla morte; cantiamo la gioia dell’alleluia, ma sapendo che nella nostra voce continua ad abitare il grido della paura e dell’angoscia. Celebriamo il compimento, ma sapendo che siamo ancora nella sera, al di qua del mare, sull’altra sponda. Già vediamo le luci dell’aurora, siamo certi che il Signore ci condurrà sull’altra riva, e tuttavia non vi siamo ancora giunti. Viviamo nell’attesa, anche se si tratta di un’attesa abitata da una certezza che non viene meno, perché il Signore è già risorto e noi risorgeremo con Lui.
Solo così possiamo celebrare la Pasqua: vegliando e attendendo. Se, dopo quaranta giorni di quaresima, torniamo finalmente a cantare l’alleluia pasquale, possiamo farlo solo a condizione di non rimuovere e di non ignorare tutta la sofferenza della storia. Dobbiamo cantare l’alleluia, ma come persone che continuano a vegliare e, in forza della loro speranza in Cristo risorto, sanno accompagnare e sostenere l’attesa di tutti coloro che da soli non riescono a farlo, perché la loro sofferenza è troppo grande. La gioia pasquale non è una gioia che rimpiazza o si sostituisce al dolore, come cancellandolo o ignorandolo, quasi non esistesse; essa matura nel silenzio, dentro il dolore stesso del mondo, convertendolo dal di dentro, venendo ad abitare in esso. Solo così, a poco a poco, iniziamo a comprendere che la morte, il dolore, il non senso, sono ormai abitati dalla Presenza di un Amore più forte.
Tratto dal sito:

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http://eremosansergio.blogspot.com