skip to main | skip to sidebar

Marchirolo

Immagini vecchie e nuove di Marchirolo........ peluzzit@yahoo.it

Lavori dei ragazzi/e dell'Istituto Comprensivo Statale "Giovanni XXIII" di Marchirolo anno 2007-2008
























Post più recente Post più vecchio Home page

In primo piano

  • Foto Marchirolo 1
  • Pagina iniziale
  • Elezioni Comunali 2017

Sommario

  • Festeggiamenti 80° anniversario
  • Festa di San Martino
  • Mercato di Primavera
  • Parrocchia San Martino
  • Immacolata Concezione
  • Anniversario Ricostituzione Comune
  • Cav. Carlo Scolari
  • Foto Marchirolo 1
  • Grest oratorio Marchirolo
  • Viale delle Rimembranze
  • Mercatino di San Martino
  • Scuola Materna Di Marchirolo
  • Grande Albergo Marchirolo
  • Chiesa Sacro Cuore
  • Chiesa San Pietro
  • Gipsoteca di Marchirolo
  • Nuovo Comune
  • Protezione civileMarchirolo
  • Proloco Marchirolo
  • Alpini Marchirolo
  • Buona Pasqua
  • Il grande faggio
  • Carnevale a Marchirolo
  • Vecchie foto marchirolo
  • Meteo Marchirolo
  • Natale a Marchirolo
  • Nevicata a Marchirolo
  • Castagne
  • Teatro blu
  • Festa di San Francesco
  • Biomasse
  • Giovanni Paolo II
  • Soggiorno marino Andora
  • Festa dell'Assunta
  • Banda Musicale Marchirolo
  • Cuoricino D'oro
  • Istituto Comprensivo Statale "Giovanni XXIII"
  • Benvenuto Don Angelo
  • Sentiero per San Paolo
  • Passegiata astronomica
  • Mamma Anna
  • Chiesa di San Paolo
  • Ciao Don Sergio
  • Foto Chiesa di San Martino
  • Foto Marchirolo 2

Siti preferiti

  • Chiesa in Valmalenco
  • Comunità montana valganna valmarchirolo
  • Parrocchia San Martino
  • Valganna
  • Comune Marchirolo

Archivio blog

  • ►  2016 (2)
    • ►  febbraio (2)
  • ►  2015 (1)
    • ►  novembre (1)
  • ►  2013 (2)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (1)
  • ►  2012 (6)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  maggio (1)
    • ►  aprile (2)
  • ►  2011 (5)
    • ►  novembre (1)
    • ►  maggio (1)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2010 (2)
    • ►  settembre (1)
    • ►  maggio (1)
  • ►  2009 (8)
    • ►  settembre (1)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (1)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (2)
  • ▼  2008 (21)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (1)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  settembre (3)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (1)
    • ▼  giugno (2)
      • Cuoricino D'oro 2013
      • Lavori dei ragazzi/e dell'Istituto Comprensivo Sta...
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (1)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (2)

Brevi racconti tratti dai libri Marchirolo di Virginia Borri

Marchiròò

Una valle prealpina affacciata sul Ceresio in prossimità
del Tresa, suo emissario, un breve falsopiano circondato
da monti dal profilo ondulato che, verso sud, si avvicinano
e danno sbocco ad un’altra valle altrettanto bella e l’accesso
verso la pianura.
Accanto ad una strada già nota e percorsa, che quasi precipita
verso il guado più vicino, si alzano le tende e si accendo
i fuochi . Si sono fermati qui.
Questo pezzo di terra prende un nome: Marchiròò, un suono
terminale duro, difficile da trascrivere. I prati alle spalle
vengono detti Braira, cioè orti presso l’abitato,
definizione longobarda. …………

San Martino

La Chiesa eretta alla sommità di un breve colle,coperti da
alberi, sotto le vestigia di un castello, o cosi nominato per
la sua estesa dimensione ed apparenza, ha diritto ad un suo
titolo.
E’ IL 1288, Marchirolo nella gerarchia della Chiesa diventa
parrocchia e viene dedicata ai Santi Martino, Pietro e Paolo
alla Chiesa di San Martino si sale superando una strada
lastricata da grosso pietre irregolari che sicuramente hanno
conosciuto passi armati e zoccoli di cavalli ………….

La Lepre Bianca

La lepre viveva sotto il Sasso di San Paolo :bianca e leggiadra faceva bella mostra di sé e non esitava a mettersi in evidenza.

Il folto pelo perfettamente candido,le lunghe orecchie all'erta, il labbro superiore spaccato fremente, appariva nel mezzo dei sentieri ,contro ogni regola di lepre astuta ed esperta.

Colpivano i suoi occhi verdi, come smeraldi,i suoi unghioli d'argento,come le vibrisse attente e tutta la vitalità fremente del suo agile corpo.

La lepre Bianca era là,pronta a schizzar fuori da ogni cespuglio, a mostrarsi spavaldamente tra le pietraie , a correre zigzagando per i sentieri ,per poi voltarsi ,compiere previ inversioni, salti acrobatici , traversare radure ,tuffarsi in un cespuglio per riapparire in un baleno .

Chi l'aveva vista ne era rimasto esterrefatto, poi disorientato e ormai l'avevano vista in molti.

A poca a poco questa misteriosa apparizione aveva sciolto la lingua a tanti e di questa Lepre Bianca ora se ne parlava.

Chi lavorava nei boschi e saliva ogni giorno lungo i sentieri conosceva benissimo le abitudini crepuscolari di queste specie di animali ,ma questa sovvertiva ogni legge e anziché fuggire, secondo il suo istinto non cercava altro che mettersi in mostra.

In molti vinta ogni perplessità , era nata il desiderio di catturarla ma l'impresa si dimostrava assai ardua.

Segretamente, assai prima d'alba,un giovane si avviò su per i sentieri per appostarsi in un luogo propizio nell'attesa del fascinoso animale.

Passarono le ore , il giorno e sul calar della sera crebbe l'ansia per la sua assenza da casa.

Lo cercavo in molti ,ma senza risultato.

Dopo qualche giorno il giovane ricomparve sul limite del bosco,ma stranito, taciturno ,incapace di raccontare quanto gli era successo.

Lo ricondussero alla sua casa, ma il sua aspetto triste e infelice non scoraggiò altri che volevano tentare la medesima impresa .

Dopo di lui altri risalivano i sentieri e ne ebbero la stessa sorte.

Un giorno un padre che temeva per il figlio che sembrava anche lui affascinato dal mistero della Lepre Bianca ,lo segui in segreto.

Sul terminale della notte il figlio di nascosto ,lascio la sua casa e il padre lo segui tra i boschi,ma non potendo reggere al suo passo ,lo perse di vista.

Ansimante, certo ormai dell' avventura che il figlio stava vivendo ,si accoscio in un crocicchio dietro a un muricciolo ,piangendo silenziosamente per il suo ragazzo.

D'un tratto udi uno scalpiccio di passi sul sentiero .

Istintivamente alzò gli occhi e lo colpi la visione di suo figlio, inebetito, trascinato per mano da un'orribile strega dagli occhi verdi .

Un grido lacerante spezzò il silenzio del bosco e in quell'istante, abbandonato il ragazzo sul sentiero, schizzo via la Lepre Bianca , ritornata improvvisamente nella sua veste di maliarda .

Cosi essa c'è ancora , sotto il Sasso di San Paolo e aspetta e cerca con il suo fascino misterioso di trascinare e rapire le illusione della gioventù.


I proverbi e i modi di dire più comuni

Quand mord ur nàs
Nutizia che piàs
Quando prude il naso/buone notizie

Pàan e nòs
Mangia da spòos
Pane e noci/mangiare da nozze

Galina vègia la fa bun bròòd
Gallina vecchia fa buon brodo

O mangia ‘sta minestra
O salta ‘sta finestra
Accetta questa situazione/o arrangiati

Ur pàan di alt
Al gh’ à sett cròst.
Il pane altrui /è più faticoso

Ogni fiòò al gh’ àur so cavagnòò
Ogni bambino ha il suo destino

La levra la sa ciàpa
Senza còor
La lepre si prende senza correre

Zùcch e meluun
A la so stagiuun
Ogni casa /a suo tempo

Chi va piààn
Va sàn e va luntààn
Chi va piano /va sano e va lontano

Pred in capèla
Nuvità belà
Prete con cappello/novità bella

Pover ma gnùcc
Povero e anche ostinato

Quand ur sòò al tramunta
L’àsen al s’impunta
Quando la giornata ha termine /termina anche il lavoro

Sposa bagnada,
sposa furtùnada
sposa sotto la pioggia/buon augurio.

Sant’Antoni cun la barba bianca
fan truvàa chel che ma manca
Sant’ Antonio dalla barba bianca/
fammi ritrovare quello che ho smarrito

L’è mej un rat in boca al gatt
che ‘n omn in mààn a un avucatt
Sta meglio un topo in bocca al gatto
che l’uomo nelle mani dell’ avvocato

roba du Cumùn
roba da nissùn
La genta non rispetta/le cose della comunità

Var pussèe la pratica
che la gramatica
Vale di più la pratica/ che la teoria

Epifania:
tùtt i fèst la porta via
Epifania :/tutte le feste porta via

Chi la fa ,la specia.
Chi la fa /l’aspetti

La gata presosa
la fa i gatin orb.
Chi ha premura /fa le cose imperfette

Se l’è mia sùpa l’è pàan bagnàd.
Se non è zuppa è pane bagnato

Suldad da par lù
al fa mia guera.
Soldato solo /non fa guerra